In memoria di Deborah – Per la diagnosi precoce del cancro ovarico
In memoria di Deborah
Mia sorella Deborah, che tutti chiamavamo Beba, ha convissuto 30 anni con un tumore raro: il carcinoma ovarico sieroso di basso grado (LGSOC).
La diagnosi arrivò a soli 19 anni.
Nel luglio 2025, a 49 anni, ci ha lasciati.
Il dramma del cancro ovarico
Il cancro ovarico è spesso definito il “killer silenzioso”, perché viene diagnosticato troppo tardi.
👉 Circa l’85 % delle donne riceve una diagnosi in stadio avanzato (III o IV).
In questi casi, le terapie sono invasive e le possibilità di sopravvivenza si riducono drasticamente.
Questo accade perché i sintomi iniziali sono vaghi e aspecifici (gonfiore, dolori lievi, disturbi digestivi) e, ad oggi, non esistono esami di screening affidabili.
Se invece la diagnosi giungesse al primo stadio, la chirurgia e i trattamenti avrebbero un’efficacia molto maggiore e la prospettiva di vita cambierebbe radicalmente.
Una ricerca che può cambiare tutto
Al Gynaecological Cancer Research Group (GCRG) dell’UNSW, nel Lowy Cancer Research Centre di Sydney, un team guidato dalla prof.ssa Caroline Ford, con la dott.ssa Kristina Warton responsabile del programma di ricerca, sta lavorando a un cambiamento reale: un semplice esame del sangue per la diagnosi precoce del cancro ovarico.
Il test si basa sull’analisi del DNA tumorale circolante (cell-free DNA).
I ricercatori hanno già individuato tre biomarcatori epigenetici, che saranno combinati in un unico test sensibile e specifico.
L’obiettivo è ambizioso: portare questo test alla sperimentazione clinica entro il 2026.
👉 Vuoi saperne di più sul progetto Early Detection e sul team che lo porta avanti?
Scopri la ricerca qui: gyncancerresearch.org/early-detection
Quello che non c’era per Deborah
Quando a Beba fu fatta la diagnosi, questo test non esisteva.
Sono passati trent’anni e ancora oggi non c’è un esame del sangue in grado di diagnosticare precocemente il cancro ovarico.
Questa ricerca nasce per colmare proprio quel vuoto.
Per me, è un modo di trasformare il dolore in azione: ciò che non è stato possibile per mia sorella, possa diventare possibile per altre donne.
Come sostenere la ricerca Early Detection:
Ci sono tre modi concreti per contribuire:
- Donazione diretta a UNSW → puoi donare tramite il sito ufficiale della campagna del GCRG, e il tuo contributo arriverà direttamente al laboratorio diretto dalla dottoressa Warton.
- Con SigmaBitAd → una parte del ricavato delle mie tazze e dei percorsi di Neurocoaching sarà destinata alla ricerca sulla diagnosi precoce del cancro ovarico, in memoria di Beba, perché il suo sorriso resti vivo anche nel futuro di altre donne.
- Con la campagna “Ovaries. Talk About Them.” → acquistando t-shirt, felpe o borse della collezione di Camilla & Marc, sostieni al 100 % il progetto Early Detection.
Un gesto che diventa speranza
Non posso cambiare quello che è stato per Deborah.
Ma insieme possiamo offrire nuove possibilità ad altre donne.
Che tu scelga di donare, acquistare o condividere questa iniziativa, farai parte di questo cambiamento.
Il nome di Beba resterà vivo non solo nella mia memoria, ma in ogni vita che potrà essere salvata grazie alla diagnosi precoce.